Quello che consiglio per la salute

Spesso ci dimentichiamo che la salute fisica e mentale è un dono che possiamo perdere.

A fine laurea in medicina si compie il giuramento di Ippocrate ma di questo Maestro si dimenticano le sue saggezze:  “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo” “Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare”.

Ora noi non siamo medici ma possiamo usare lo stesso il buonsenso. Il nostro corpo è fatto di cibo ed emozioni. Se vogliamo mantenere o potenziare la salute è preferibile mangiare biologico, potenziare i nutrienti cioè le vitamine e i minerali. I minerali e le vitamine antiossidanti sono quelli che utilizziamo di più. Per esempio la zona di Viterbo è tra le cinque zone al Mondo con il tasso più alto di radiazioni. Nelle città l’inquinamento può aumentare vertiginosamente: a Viterbo che è una città vivibile  ieri, 13 luglio 2018, era molto alto. Nella benzina hanno tolto il piombo tetraetile come anti detonante ma hanno aggiunto il benzene che un tempo era vietatissimo perché mutageno e cancerogeno anche in piccolissime quantità. Che fare? Gli anti ossidanti sono la soluzione, un aiuto importante. Per esempio la vitamina C ha una RDA (Dose giornaliera consigliata) di 60 mg per evitare lo scorbuto “malattia” gravissima che ci fa morire in poco tempo, ma Linus Pauling considerato il padre della vitamina C, ne consiglia da 6.000 a 18.000 mg al giorno alle persone sane. Uno dei motivi di questi alti usi della vitamina C è proprio per distruggere le cause che abbiamo citato e altre ancora. Anche la vitami A, Vitamina D, i Betacaroteni, alcune vitamine del complesso B, la vitamina E, il Selenio, lo Zinco sono antiossidanti. Ma la vitamina C e la vitamine E sono utilizzabili ad alti dosaggi ottimali senza inconvenienti.

 

 

« Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto:
di stimare il mio maestro di quest’ arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte, se essi desiderano apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.
Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.
In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.
E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato dagli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro. »
(Giuramento di Ippocrate)